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02 ottobre 2016

L'UNIONE EUROPEA ORDINA E PAGA, ERDOGAN ESEGUE.



"Volantino distribuito sabato 24 settembre a Bolzano, durante il corteo organizzato dalla comunità curda"


Se un uomo prendesse quotidianamente a cinghiate la moglie e un
altro gli fornisse di continuo il denaro per sostituire con cinghie
nuove quelle ormai consunte, cosa direste del secondo?
Che è un complice del primo.
Ecco. È ciò che l'Unione Europea – governo italiano compreso –
sta facendo nei confronti del regime di Erdogan e della repressione
di massa che questi conduce.
Quando la polizia turca spara contro donne, uomini e bambini che
cercano di attraversare la frontiera tra Siria e Turchia per sfuggire
alla guerra, applica alla lettera l'accordo stipulato con l'Unione
Europea per “fermare l'immigrazione irregolare”.
Quando lo Stato turco bombarda i villaggi curdi, imprigiona e
tortura i dissidenti trova da parte dell'Unione Europea un complice
silenzio: l'importante è che non ne risentano i profitti delle imprese
e delle banche occidentali.
Quando in Europa si presenta l'Isis come il male assoluto e poi si
accetta di buon grado che chi lo combatte davvero – le guerrigliere
e i guerriglieri curdi del Rojava – venga massacrato da Erdogan, il
motivo non è misterioso: l'esperimento di autorganizzazione
sociale – e di autodeterminazione femminile – in corso in Kurdistan
preoccupa i capitalisti del mondo intero più dei mercenari del
Califfato.
Se non vogliamo noi stessi scivolare nella retorica della solidarietà
a parole con la resistenza curda, dobbiamo smascherare,
denunciare e attaccare gli interessi di chi sostiene e finanzia il
regime fascista turco qui da noi.
Un esempio particolarmente significativo è quello di Unicredit,
proprietaria del 40,9% della turca Yapi Kredit Bank. L'istituto
milanese è la banca europea che fa i maggiori affari con il governo
di Erdogan. Unicredit-Yapi Kredit Bank raccoglie più del 10% dei
propri profitti miliardari in Turchia.
Ecco chi compra cinghie nuove di zecca per un massacratore di
nome Erdogan.
Spezziamo la collaborazione fra UE e Turchia!
Viva la resistenza curda!
Uniamo le lotte, distruggiamo le frontiere!
compagne e compagni